10 ottobre 2009

luigi de magistris va in erasmus a bruxelles come magistrato? pericolo scampato.


tonino abbiamo un problema.


il tuo compagno di merende, luigi de magistris, che sarà stato in buona fede, sarà vittima di una persecuzione dei poteri forti ma di certo la chiarezza non è stata il suo forte (almeno per quanto riguarda i fatti suoi)

eh si l'ormai amico di travaglio e grillo, tra i più votati alle recenti elezioni europee (al primo posto ovvio il nostro miTO) che si ritrova sulla capa così tanta responsabilità e fiducia, si è trovato in grossa difficoltà nel dopo campagna elettorale (europee 2009) riguardo le sue dimissioni da magistrato.


infatti egli dichiarava il 18 marzo:


"La mia una scelta di vita. Ho da poco superato i quarant'anni e intendo iniziare una nuova esperienza da cui non tornero' indietro. La mia e' una scelta irreversibile anche qualora non dovessi essere eletto". Cosi' Luigi De Magistris risponde quando gli viene chiesto se tornera' a fare il magistrato in futuro, durante una conferenza stampa con Antonio Di Pietro che ha presentato la candidatura del giudice alle prossime europee come indipendente Idv."



di pietro inoltre assicurava:


"De Magistris si dimetterà dalla magistratura subito dopo le elezioni, lo assicuro. Anche lui, come me, pensa che sia una strada senza ritorno una volta che da magistrato si passa alla politica"


addirittura sembra già cosa fatta:


“Noi – aveva dichiarato Di Pietro riferendosi alle scelte politiche condivise con l’ex pm di Catanzaro - ci siamo dimessi perché applichiamo la legge morale”


diciamo che la nostra massima aspirazione non è avere degli ex magistrati al governo ma si sa l'italia è un paese fatto di eccezioni e considerando questo un momento di transizione...


ma qua è sorto il problema, perchè si è scoperto che il DeMa dopo essere stato eletto non si era affatto dimesso dalla toga ma anzi ha chiesto l'aspettativa (per tutta la durata del suo mandato, non retribuita) al csm che ha prontamente accettato.


Capito che tipino? Uno squisito miscuglio di poteri mmm il sogno di ogni democrazia.

ma eccolo che risponde dal suo sito (già ottimizato al 2.0 twitter, facebook, social roba seria):


“Mi sento magistrato dentro e sempre mi sentirò tale. Purtroppo, mi è stato impedito di continuare a svolgere questo mestiere e ne ho dovuto prendere atto. Detto questo, confermo che non rientrerò in magistratura e che mi dimetterò. Ma i tempi delle mie dimissioni non me li farò indicare o dettare da nessuno, se non dalla mia coscienza”.


E il marcolino travaglio che diceva? niente.


magari gli è sfuggito, peccato!!!! perchè sicuramente gli interesserebbe sapere che tanta gente, magari, non lo avrebbe votato se avesse saputo che ci poteva essere anche la remota possibilità che non si fosse dimesso.

ovviamente, se fosse accaduto ad uno sfigato della casta, lo avrebbero già polverizzato.


trascorsi quattro mesi dalle elezioni, il primo ottobre, de magistris scrive una lunga lettera a napolitano sulle pagine del fatto quotidiano, in cui dichiara che finalmente ha deciso di lasciare definitivamente la magistratura:


"Gli ostacoli più micidiali all’attività dei servitori dello Stato sono i mafiosi di Stato: quelli che indossano abiti istituzionali, ma piegano le loro funzioni a interessi personali, di gruppi, di comitati d’affari, di centri di potere occulto. Non mi dilungo oltre, perché credo che al Presidente della Repubblica tutto questo dovrebbe essere noto. "


sta volta te la sei scampata tonì, capisci a me



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