10 gennaio 2010

Qui si parla di diritti dell'uomo, negro


Che la politica italiana sia una specie di spettacolo tipo cinepanettoni "Natale a" in cui si sà già prima cosa succede e come finisce ma milioni di persone si fiondano al cinema, armati di mega cesti di Pop Corn, Coca Cola Extra Large e caramelle gommose, per gustarsi De Sica che per l'ennesima volta vuole tradire la moglie con la super figa di turno e organizza un viaggio nella città in questione in cui casualmente incontra pure la sua famiglia e dopo mille peripezie capisce che tradire è sbagliato e se va bene riallaccia i rapporti; è quasi evidente: da una parte il solito Berlusconi che vuole farla franca dall'altra la sinistra tentennante, insicura quasi impaurita fatta eccezione per Di Pietro che, caricato dal silenzio dei compagni di coalizione, si sente legittimato a ricoprire il ruolo di Gennaro, l'urlatore del mercato del pesce. Poi ci sono i vari provvedimenti estranei al destino giurico del nostro premier come l'immigrazione, la scuola, la social card e l'opposizione reagisce in modi diversi ma standardizzati:
Di Pietro: "Noi dell'Italia Dei Valori condanniamo fermamente questo provvedimento che aiuta i ricchi e sfavorisce i cittadini e comunque Berlusconi è Satana"
Casini: "Pensiamo che questo provvedimento sia accettabile solamente in parte ma è il male minore, è già qualcosa ma si può fare di più, c'è un problema molto serio va affrontato con oppurtuni interventi in determinate zone sociali". L'UDC, la voce degli enigmisti.
E poi c'è quella macedonia che sta nel frigo da due settimane che è il Pd ed i vari quotidiani come l'Unità che sono tra la dormiveglia e l'estrema unzione quasi tutto il tempo a meno che non si tratti di temi sociali in cui è facile dire la cosa giusta: "Questo provvedimento è una vergogna razzista, contro i neri, gli africani, le prostitute hanno una dignità, gli omosessuali possono fare figli, i lavoratori non devono morire sul lavoro e soprattutto NON SI TIENE CONTO DEI DIRITTI DELL'UOMO!!!!!!!!!!!!!!!".
ronf.

Eh sì, avete capito bene, ancora nel 2009 la sinistra italiana e gli auto-definitisi intellettuali parlano a vanvera di diritti dell'uomo come se ci fosse davvero la possibilità concreta che vengano meno. L'ultima
newz bollente è la proposta di Mariastella Gelmini di fissare un tetto del 30% per la presenza di alunni stranieri nelle scuole superiori, medie ed elementari.APRITI CIELO.
"La destra xenofoba assassina tratta i nostri extracommunitari come escrementi".

E' evidente che un immigrato si integri meglio nel nostro paese in una classe con ragazzi italiani, imparerebbe meglio la nostra lingua, la nostra cultura, il nostro essere BBBRAVA GGENTE. si può parlare nel merito, 30% è troppo poco? Si, no, forse.Ed invece non va bene, è tutto razzista, razzista e razzista, un po' di tempo fa la ministra propose di fare classi di soli stranieri e la sinistra insorse (giustamente a mio avviso); questa proposta è l'esatto opposto e tende proprio a contrastare l'isolamento e l'abbandono degli immigrati tipo classi senza nemmeno un italiano. niente da fare, nostrossignoreiddio ci ha fatto il miracolo, la Gelmini ne ha detta una giusta, e la si spreca così. e poi ci si lamenta che la chiesa sta con Berlusconi.
è quasi manieristico: basta che si affianchi un numero o una percentuale ad un negro che DIO BONO/ BISOGNA RISPETTARE I DIRITTI DELL'UOMO .

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