
ci sono i soliti dissidenti che dicono che berlusconi sta attuando il piano di rinascita democratica, invece dico che ha preso troppo sul serio 1984, non ha capito l'ironia degli slogan l'ignoranza è forza e la guerra è pace (anche se quest'ultima è di grande effetto in tutto il mondo). sul no b. day bisogna sbizzarrirsi con aggettivi superlativi assoluti dispregiativi.
l'ignoranza è pure il qualunquismo, impersonificati nella lega nord da teatrino in particolare di calderoli che dice se dovessimo prendere per buono questo dato, dei 350 mila partecipanti al corteo, allora significa che i contrari sono 350mila e i favorevoli al governo Berlusconi sono piu' di 59 milioni e mezzo di cittadini italiani come un bambino di 5 anni che vuole parlare di una cosa che è più grande di lui e vaneggia ingenuamente. oppure - molto più probabilmente - il ministro calderoli sente di non essere più considerato dagli italiani con quel suo inutile ministero ridicolo e visto che è spiritoso ha fatto una battuta uscita male e ha riso da solo compiaciuto. la solita retorica da 2 soldi dilaga ora anche nella lega nord, calderoli non contento dello spazio che gli ha riservato quella battuta continua onore al merito ai tanti cittadini che non ascoltano i grilli parlanti e gli untori ma guardano invece con fiducia al governo dei fatti: abituati alle uscite esplicite e colorite di bossi, una frase così vuota e priva di significato più che a calderoli fino a 2 giorni fa si poteva attribuire al massimo a sandrone bondi o qualsiasi altro nostalgico di forza italia.
a capezzone che è tanto utile quanto coerente non gli è permesso nemmeno di imparare a memoria 'le 10 frasi da dire in caso di necessità demagogia tipo è colpa dei precedenti governi di sinistra, il governo dei fatti, di sempre/di tutto il mondo/di tutta la storia, eccetera e quindi può solo fare la solita frecciatina in toni seriosi l'opposizione è guidata a giorni alterni da di pietro e spatuzza.
sul no b. day non poteva mancare di dire la sua il ministro della difesa con la voce del demonio ignazio la russa. come da copione, quando succede qualcosa di negativo allora bisogna sminuirlo: se c'è la crisi mondiale l'importante è che si sappia che in italia c'è meno crisi che altrove, che l'economia si è ripresa e non c'è di che preoccuparsi. allo stesso modo, se la prima manifestazione organizzata senza leader politici o sindacati attira a roma centinaia di migliaia di persone, si deve dribblare l'argomento: la notizia del giorno non e' il no b day ma la perdurante azione delle forze dell'ordine contro la mafia, come non era mai successo nella storia. il resto è solo chiacchiere!
qui la prima parte
qui la seconda parte
2 commenti:
Purtroppo non sono potuto venire al NOB.day per cause di forza maggiore anche se mi è pianto il cuore.
Il tema del manifestare mi fa pensare tanto alle notti insonni a discutere con i nuovi amici dell'università, mi spiego:
Senza dubbio una è cosa buona il prendere atto e discutere di tutti i problemi che affliggono la nostra povera italia (berlusconi, mafia, tagli all'istruzione, mancata libertà di stampa ecc ecc) e il mondo intero.
Ma a fine serata dopo innumerevoli citazioni storiche e filosofiche, indignazioni e litigi, su un argomento ben preciso mi ritrovo a chiedere: "Quindi, cosa potremmo fare noi per cambiare questa cosa?" e mi viene risposto all'unisono: "Ah cosa vuoi farci...è sempre stato così".
Tutto ciò mi lascia sempre perplesso, perchè questo significa che non si è disposti a mettersi in gioco per modificare realmente una certa situazione, ci si limita appunto a "manifestare" e basta le proprie lamentele.
Con questo non voglio dire affatto che manifestare sia inutile, anzi è il primo passo verso un cambiamento ma questo deve essere seguito da tanti altri per "camminare" tutti insieme e concretamente fino all'obiettivo tanto decantato
Per questo penso che chi organizza le manifestazioni, le persone stesse che vi partecipano debbano considerarla una prima tappa nel quale esporre una scaletta di obiettivi chiari e concreti da perseguire per cambiare VERAMENTE le cose.
PS. andate avanti così col blog lo trovo molto interessante, vi seguo quasi quotidianamente.
ti posso dire che in quella manifestazione, come in tutte, era pieno di luoghi comuni e comportamenti da una parte ridicoli dall'altra demagogici.
quando ero in mezzo alla folla e si sono messi a cantare "chi non salta berlusconi è" mi è venuta la tristezza. poi spesso ascoltando i discorsi delle persone che avevo vicino, sentivo i soliti discorsi triti e ritriti (anche condivisibili) proposti come l'ultimo pensiero della filosofia de noi altri.
secondo me la manifestazione non è un mezzo utile alla nostra situazione e forse a nessuna; anche se rimane un' immagine generale in cui molti ragazzi ed adulti, spontaneamente, si alzano dalla poltrona e attivamente protestano.
Posta un commento
lascia un commento selezionando Nome/URL nel menù Commenta Come. il campo URL puoi lasciarlo vuoto o inserire l'indirizzo del tuo sito web.